Yoga e linfedema: convivenza possibile

Fare movimento fisico è molto importante per un malato di linfedema, ma anche complicato. Da un lato, infatti, l’esercizio permette di tenere sotto controllo il peso corporeo e di rendere più attivi e tonici i muscoli, che così agiscono da coadiuvanti per la normale attività di riassorbimento della linfa, ma bisogna anche stare estremamente attenti ad evitare strappi muscolari, distorsioni o ematomi che potrebbero aggravare il gonfiore o addirittura colpire una diversa area del corpo.________________________________________
È, quindi, chiaro che non tutte le attività sportive sono consigliabili. Probabilmente lo jogging, la marcia o il semplice camminare sono le discipline che più si adattano a queste esigenze, ma non sono le uniche. Oggi si darà una prospettiva dello Yoga come possibile attività utile per la gestione del linfedema.

Lo yoga, nella moderna accezione del termine, è un insieme di pratiche motorie e psicofisiche che sciolgono i muscoli del corpo con dei movimenti lenti e misurati. Inoltre, lo Yoga associa i movimenti con una respirazione profonda, la quale aiuta molto il movimento nel sistema linfatico. Molte persone sperimentano anche un miglioramento emotivo da questa esperienza, che rilassa molto il corpo e la mente.

Con pochi accorgimenti, anche un malato di linfedema può praticare lo yoga senza problemi, ricavandone sensibili benefici. Innanzitutto, indossare gli indumenti compressivi durante le sessioni è essenziale, come per ogni attività fisica.

Sebbene i movimenti dello Yoga non siano bruschi, stare attenti a fare movimenti lenti e costanti è pur sempre un’ottima cosa. Infine, è molto importante stare attenti alle reazioni del proprio corpo: appena sentite un’eccessiva pressione o dolore, è fondamentale smettere subito di muoversi.

Non tutte le posizioni sono sicure per una persona affetta da linfedema: è, quindi, utile far presente all’istruttore del caso la propria condizione, al fine di evitare movimenti non adatti. Quantunque, ci sono anche delle varianti di alcune pose standard che riducono sensibilmente i rischi: ad esempio, usare una sedia per alzare un braccio nella posizione del gatto riduce sensibilmente il rischio di gonfiore.