La buona alimentazione nel trattamento del linfedema

Un dubbio che assilla molte persone affette da linfedema è se esista un regime alimentare particolare che possa aiutare tutte le azioni contrastive della malattia; considerando che per molte altre patologie esistono delle particolari specifiche riguardo la dieta da seguire, al fine di aiutare l’azione della terapia effettiva, un tale quesito risulta più che giustificato.________________________________________
Sfortunatamente, per il linfedema tali indicazioni nutritive sono assenti; benché sia stata ipotizzata una correlazione tra dieta e la malattia non è ancora stato trovato un regime alimentare particolarmente adatto ai soggetti a linfedema.

Non di meno, esistono, di fatto, delle generali, norme che chi è affetto da linfedema dovrebbe seguire il più possibile.

Sul fatto che esista una connessione tra sovrappeso e linfedema, ci sono pochi dubbi; l’accumulo di massa grassa rende, infatti, più difficioltosa l’attività del sistema linfatico, favorendo l’accumulo di linfa.

Per questo motivo, un soggetto malato o a rischio dovrebbe condurre uno stile di vita sano, facendo molto esercizio fisico (ma evitando sport che possano causare strappi muscolari) e seguendo una dieta equilibrata e senza eccessi, cercando di bilanciare i nutrienti. Inoltre, evitare i cibi molto grassi e quelli molto dolci potrebbe portare benefici, mentre un elevato consumo di fibre è particolarmente consigliato.

Oltre a queste basilari linee guida, utili per chiunque, adottare una serie di accorgimenti per limitare il gonfiore può apportare un certo giovamento.

Per prima cosa, idratarsi adeguatamente è particolarmente importante, in quanto i liquidi rendono meno denso il fluido linfatico. Per tale scopo sono particolarmente indicate tutte quelle bevande che non contengono zuccheri, mentre sarebbero da evitare grandi quantità di alcolici, che tendono a disidratare l’organismo.

Per la medesima ragione, è d’uopo non consumare cibi con grandi quantità di sodio (la soglia giornaliera è di 2,300 mg al giorno), il quale favorisce la ritenzione idrica; sarebbero, quindi, da evitare cibi in scatola, la carne insaporita (speck, pancetta, prosciutti speziati), sottaceti, salsa di soia, ketchup e i condimenti in genere.

In caso di dubbi, si può facilmente leggere l’etichetta alimentare, la quale deve riportare i valori nutrizionali degli alimenti. Inoltre, si ricorda che la più comune fonte di sodio alimentare è il sale da cucina, che deve, quindi, essere usato con coscienza.

Un’ultima indicazione utile è pensare ad assumere un adeguato livello di proteine, che dovrebbe essere 56 grammi al giorno per un uomo e 46 per una donna; la carenza di proteine, infatti, può peggiorare il ristagno dei fluidi, peggiorando il linfedema.
È utile assumere varie tipologie di proteine, da quelle complesse come la carne, a quelle semplici (cereali, legumi), ma facendo sempre attenzione al livello di sodio.