Il rischio di linfedema è proporzionale al numero di linfonodi rimossi?

La rimozione dei linfonodi è una parte essenziale della diagnosi e trattamento del cancro. I linfonodi vengono rimossi dalla zona del corpo in cui si trova il tumore e aiutano a determinare se le cellule tumorali hanno iniziato a diffondersi in tutto il corpo.

Visto che il sistema linfatico non ha la possibilità di ricrescere dopo la rimozione o il danneggiamento, la capacità del sistema di spostare fluidi e prodotti di scarto viene diminuita. Proprio come il vostro impianto idraulico di casa, più l’impianto sarà danneggiato maggiore sarà il rischio di allagamento. Avere più linfonodi rimossi incrementa il rischio di sviluppare gonfiore in quella zona del corpo.

Biopsia del linfonodo sentinella
La biopsia del linfonodo sentinella è una procedura utilizzata per rimuovere selettivamente i linfonodi durante interventi chirurgici in pazienti affetti da tumore, ad esempio nel cancro al seno o in alcuni tipi di melanoma, può ridurre notevolmente il rischio di sviluppare linfedema. Questa tecnica consiste nel prelievo di un numero limitato di linfonodi, piuttosto che una rimozione completa.

Il linfonodo sentinella è identificato iniettando un colorante blu e una piccola quantità di materiale radioattivo nel tessuto vicino al tumore, questo consente una mappatura del primo linfonodo.

Il primo linfonodo viene rimosso e controllato durante l’intervento chirurgico per verificare la presenza di cancro. Se non si trovano cellule tumorali, non vengono rimossi altri linfonodi. Se invece vengono trovate cellule tumorali, viene eseguita una linfadenectomia (rimozione di linfonodi) completa, che comprende tipicamente dai 15 a 30 linfonodi.

La biopsia dei linfonodi sentinella ha contribuito a ridurre molte delle complicanze associate alla chirurgia dei tumori.